Il vetro antisfondamento è, ad oggi, una delle soluzioni più ricercate quando si vuole incrementare la protezione della casa o di strutture commerciali contro tentativi di effrazione, urti accidentali e possibili atti vandalici.
Ma quali sono le caratteristiche principali per riconoscere se davvero un vetro è antisfondamento?
A differenza di quello tradizionale, il vetro antisfondamento si distingue per una particolare caratteristica, la struttura stratificata. Questa composizione gli conferisce una maggiore resistenza meccanica che svolge un duplice ruolo: aumentare la capacità di assorbimento dell’urto, prevenire la frantumazione completa del vetro e la conseguente dispersione dei frammenti in caso di rottura, trattenendoli saldamente all’interno della pellicola.
La presenza delle pellicole intermedie, lo spessore complessivo e la resistenza agli urti sono gli elementi principali da considerare per scegliere il vetro antisfondamento. In base alla normativa UNI EN 356, lo spessore varia generalmente tra 6 e 12 millimetri, con differenze determinate dal livello di protezione richiesto.
In termini pratici, il vetro antisfondamento resiste a colpi violenti e ripetuti senza perdere la propria integrità strutturale, da ridurre così il rischio di intrusioni ma al tempo stesso assicura comfort e tranquillità in ambito domestico e professionale.
Cos'è il vetro antisfondamento?
Il vetro antisfondamento è molto robusto, stratificato e progettato per resistere agli urti senza rompersi in frammenti pericolosi. È costituito da due o più lastre unite tra loro mediante speciali pellicole plastiche, generalmente in PVB (polivinilbutirrale) o EVA (etilene vinil acetato), che ne aumentano la resistenza e ne garantiscono la tenuta anche dopo forti impatti.
Questa tecnologia è oggi uno standard per chi desidera coniugare sicurezza, comfort e isolamento termico negli infissi di case e attività commerciali.
La classificazione di sicurezza identifica la capacità del vetro di resistere agli impatti. La distinzione tra vetro 1B1 e 2B2 riguarda la modalità e la soglia di rottura: il vetro 1B1 offre una resistenza superiore, ideale per ambienti esposti o per vetrine commerciali, mentre il 2B2 è indicato per contesti residenziali.
Parallelamente, sono classificati anche in base alle proprietà antieffrazione (P1A – P8A), che approfondiremo più avanti.
È importante sottolineare che la sicurezza complessiva non dipende solo dal vetro, ma anche dalla qualità dell’infisso e dalla posa in opera. Telai certificati, ferramenta antieffrazione e un’installazione professionale assicurano la massima efficacia del sistema.
Caratteristiche principali
Le caratteristiche principali del vetro antisfondamento derivano dalla loro composizione e dalle prestazioni che garantiscono in termini di resistenza, isolamento e durabilità. Ogni elemento costruttivo contribuisce alla sicurezza complessiva dell’infisso e al comfort dell’ambiente in cui viene installato.
Struttura stratificata
La struttura stratificata è la base del vetro antisfondamento. Le lastre sono accoppiate mediante pellicole plastiche trasparenti, che fungono da collante e da barriera di sicurezza. Questa composizione consente al vetro di resistere a colpi diretti senza frantumarsi e mantenere una superficie integra anche in caso di impatti molto forti.
Resistenza meccanica e spessore
La resistenza meccanica dipende sia dal numero di strati di vetro e pellicola, sia dallo spessore complessivo. In generale, un vetro antisfondamento destinato a uso residenziale ha uno spessore compreso tra 6 e 8 mm, mentre per negozi o ambienti esposti a maggior rischio si utilizzano spessori superiori, fino a 12 mm o più. Lo spessore influisce direttamente sul livello di protezione e sulla capacità di assorbire gli urti senza deformazioni.
Isolamento acustico e termico
Oltre alla sicurezza, le pellicole intercalari contribuiscono a ridurre la trasmissione del rumore e a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. Le alte prestazioni in termini di isolamento acustico e termico rendono gli ambienti più silenziosi e confortevoli durante tutto l’anno.
Classificazione di resistenza (UNI EN 356) e certificazioni
La norma UNI EN 356 regola la suddivisione in classi di sicurezza dei vetri stratificati in base alla loro capacità di opporsi a tentativi di penetrazione e sfondamento.
In particolare, vengono definiti due tipi principali di prova: una prima sessione con impatto di sfera in acciaio per simulare atti vandalici oppure urti fortuiti, e una seconda sessione che valuta la capacità di resistere all’uso di attrezzi manuali (come asce, martelli o piede di porco) per simulare un’effrazione.
Le classi di prestazione iniziali – dalla P1A fino alla P5A – sono pensate per una protezione “standard” contro colpi o urti pesanti. Le classi più elevate – dalla P6B alla P8B – riguardano invece vetri con prestazioni antieffrazione più avanzate, cioè in grado di resistere all’uso di strumenti da scasso.
Ad esempio, un vetro classificato P4A mostra una buona resistenza a più colpi di oggetti contundenti e garantisce l’integrità della lamina interna anche dopo rottura delle lastre: è dunque adatto per ambienti con rischio moderato. Per situazioni ad alto rischio — come vetrine al piano terra, attività commerciali o uffici esposti al pubblico — si consiglia di orientarsi verso vetri in classe P6B o superiori, per assicurare un livello più elevato di sicurezza.
È inoltre importante che il vetro sia certificato da enti riconosciuti tramite una garanzia di conformità e che sia installato in accordo con le normative europee e italiane vigenti (ad esempio la UNI 7697:2021 per gli edifici).
Come scegliere il vetro antisfondamento per gli infissi della tua casa o negozio
Il tipo di edificio, il livello di rischio e le caratteristiche dell’infisso influenzano la scelta di un vetro piuttosto che di un altro. Ti consigliamo di valutare con attenzione alcuni elementi per ottenere la massima protezione senza compromettere estetica e comfort.
Valutare il rischio
Prima di scegliere un vetro antisfondamento, è fondamentale valutare il rischio di effrazione. Un’abitazione isolata o un locale commerciale con vetrine su strada richiedono un livello di protezione più elevato rispetto a un appartamento in condominio. Questa analisi aiuta a individuare la classe di resistenza più idonea secondo la normativa UNI EN 356.
Considerare la composizione del vetro
La composizione del vetro deve essere scelta in base alle esigenze specifiche. Oltre alla resistenza, è possibile optare per vetri con pellicole acustiche o basso emissive, che migliorano l’isolamento e contribuiscono all’efficienza energetica dell’edificio. Il giusto equilibrio tra sicurezza e prestazioni termiche è essenziale per garantire comfort e risparmio.
Abbinare il vetro all'infisso
Il vetro antisfondamento esprime al meglio le sue potenzialità solo se abbinato a un infisso di qualità. Telai robusti in PVC, alluminio o legno-alluminio, dotati di ferramenta antieffrazione e guarnizioni di tenuta, completano il sistema di sicurezza dell’apertura ed evitano punti deboli nell’insieme.
Verificare le normative
È indispensabile verificare che il vetro scelto sia conforme alle normative vigenti e corredato di certificazione. La marcatura CE e le certificazioni UNI garantiscono che il prodotto sia stato sottoposto a test di resistenza e sicurezza, con la garanzia di un livello di protezione adeguato per una residenza o per un edificio commerciale.